giovedì 26 luglio 2012

Passioni.

Esattamente non so ancora di cosa parlerà questo blog, ma vi avviso, a volte potrei avere strani momenti di pazzia che mi indurranno a scrivere cose senza senso, o momenti di depressione acuta, da cui ne usciranno post dopo letti i quali dovrete solo andare a doparvi.
Bene, una mia cara amica che saluto- CIAO VALE!- mi ha suggerito di pubblicare qualcosa sulla mia vita, quindi vi parlo della maggiore passione che mi interessa in questo momento. Come ho già accennato nel post precedente, i Jonas Brothers mi hanno aiutato molto. Grazie a loro ora ho una passione, sono cambiata, ho delle ambizioni, sono migliore. Mi sono iscritta a scuola di teatro lo scorso anno e il primo giorno pensavo che non sarei mai salita su un palco in tutta la mia vita. I giorni passavano, le mie guance continuavano ad arrossire ogni volta che salivo sul piccolo palco dell'aula di recitazione ma per la prima volta non ho mollato per la paura, e sapete perché? Perché per la prima volta nella mia vita stavo facendo qualcosa che mi facesse sentire viva, qualcosa che piacesse a me e che non facevo per seguire le mie amiche, ma che facevo solo ed esclusivamente per me. A fine anno ho recitato in un vero teatro, davanti ad un vero pubblico, e credetemi, l'ansia che cresce prima di entrare in scena e l'emozione che si prova sono migliori di qualsiasi droga adrenalinica. Sono salita su quel palco e tutto il mio mondo è cambiato. Io non so spiegare cosa significhi per me stare lì sopra, è qualcosa di troppo complicato, o forse troppo semplice. Il cuore si riempie, mi sono sentita completa, al posto giusto, per la prima volta. Avete presente la sensazione di essere al posto giusto, nel momento giusto? Beh, non l'avevo mai provata prima in vita mia.
Contemporaneamente ho intrapreso anche un percorso di canto, questa però è sempre stata una mia passione nascosta, fin da quando ero piccola. Ricordo ancora la prima volta in cui il mio maestro mi piazzò in mano un microfono, fu una tragedia. Non riuscivo a cantare, la voce era intrappolata in gola, la bocca si faceva secca. Reazioni esagerate, lo so. Eppure, sapete, solo un paio di settimane dopo ho cantato davanti ad una specie di pubblico al compleanno del mio maestro di recitazione una canzone dei Jonas preparata in quattordici giorni. Goodnight and Goodbye.
Per me fu un miracolo, e lo fu per tutti. Senza quei tre avrei semplicemente fatto un passo indietro, avrei rinunciato ancora una volta.
Ah, a proposito di miracoli, qualche mese fa andai a trovare le mie maestre dell'asilo. A quattro anni ero incredibile, non mi fermavo davanti a niente. Feci la protagonista di una recita, nonché l'unica a recitare visto che gli altri dovevo impersonare l'ambiente circostante. Solo pochi mesi fa mi è stato detto che dopo la mia interpretazione una monaca mi vide e disse solo: 'Questo è quando accadono i miracoli.'
Non penso di poter essere definita tale, ma vorrei solo sapere cosa quella donna vide in me che io ancora oggi non vedo.

Vi lascio con questa esibizione di parecchi anni fa. Un'esibizione che amo tantissimo c:



 


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